Il 12 settembre del 1979 mi sono laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Milano con una tesi sperimentale pubblicata dal titolo “La flora batterica congiuntivale”. Successivamente, il 17 novembre 1983 mi sono specializzato in Oftalmologia, sempre presso l’Università di Milano, con una tesi dal titolo “L’utilità dell’esame ecografico nell’impianto intraoculare di cristallino artificiale”.
Ho collaborato con il Prof. Camillo Paganoni presso il Reparto di Oculistica della Casa di Cura Beato Palazzolo di Bergamo dal 1977 al 2000, salvo la breve parentesi del tirocinio trascorsa presso il Reparto di Oculistica degli Ospedali Riuniti di Bergamo all’epoca diretto dal Prof. Antonio Battistini.
Ho lavorato come libero professionista presso la Clinica Castelli di Bergamo dal 1997 al 2000 e poi presso il Policlinico San Marco di Zingonia dal settembre 2000 nell’Unità Operativa (U.O.) Oculistica diretta dal dott. Giovanni Fumagalli e poi dal dott. Gian Pietro Fadda.
Dal 2005 ho assunto la carica di Direttore dell’Ambulatorio Oculistico del Policlinico San Marco di Zingonia (trattamenti laser refrattivi e diagnostica ambulatoriale) e di Primario dell’U.O. Oculistica del Policlinico San Pietro di Ponte San Pietro. Dal 2014 dirigo le attività ambulatoriali di Oculistica delle Smart Clinic di Corpore Sano – Due Torri di Stezzano e di Oriocenter. Tutte queste Strutture appartengono a IOB (Istituti Ospedalieri Bergamaschi) del Gruppo San Donato.
Nel 1991 ho utilizzato il primo laser ad eccimeri della Bergamasca presso il Centro Oculistico Bergamasco per la correzione di difetti refrattivi, accumulando una casistica presentata ai congressi European Refractive Surgery di Tenerife 1994 (su casi di astigmatismo elevato) e Videorefrattiva di Milano organizzato dal dott. Buratto nel 1995 con una sperimentazione dove per la prima volta in Europa evidenziai i possibili danni corneali in soggetti lasertrattati recentemente dopo l’esposizione prolungata ai raggi ultravioletti.
Al Congresso di Bergamo nel 1996 ho presentato una relazione sulle allora innovative strategie Multipass e Multizone, confermate da un successivo studio presentato al Congresso di Reggio Emilia nel 1996, completato dalle rilevazioni termiche in corso di fluenza del raggio laser. Tutti questi lavori sono stati eseguiti con sperimentazioni personali.
Nel 1993 e nel 1994 sono stato relatore al Congresso di Bergamo sulle diagnostiche precoci della malattia glaucomatosa. Nel 1994 ho presentato a Videoglaucoma organizzato a Milano dal dott. Buratto una relazione sui risultati ottenuti nel glaucoma con trattamenti laser ad olmio.
Nella veste di Primario dell’U.O. di Oculistica del Policlinico San Pietro di Ponte San Pietro (dal settembre 2005) ho indetto ed organizzato il Congresso Nazionale sulle terapie mediche e chirurgiche, sia laser che tradizionali, destinate alle vie lacrimali (19 aprile 2008) ed un Congresso sull’Oftalmologia Pediatrica (21 marzo 2009) in cui sono stati presentati, da Autori di fama internazionale, le più recenti terapie per le congiuntiviti allergiche e per la superficie oculare (Prof. Leonardi – Padova – Premio Società Oftalmologica Italiana 2008).
Il Congresso sull’Oftalmologia pediatrica è stato ripetuto, sempre sotto l’egida del Policlinico San Pietro, nel 2011 e nel 2014.
Dal 2016 ho organizzato, con il dottor Kacerik, Direttore dell’U.O. Oculistica dell’Ospedale Papa Giovanni di Bergamo, un Congresso denominato BergOftalmologica, sulle principali tecniche chirurgiche in tutti i campi dell’Oculistica giunto nel 2019 alla 4^ edizione.
Proseguendo l’impegno clinico ho provveduto all’inserimento nell’U.O. di un protocollo per la diagnostica delle maculopatie e per la loro terapia sia con metodiche laser che con le innovative iniezioni intravitreali di farmaci antiangiogenici; ho di fatto, “modernizzato”, seguendo l’indirizzo delle più autorevoli scuole internazionali di glaucomatologia, l’intervento di trabeculectomia nel glaucoma con l’utilizzo di valvole intraoculari per una più veloce riabilitazione del paziente nel post-intervento e per un più efficace controllo dell’ipertono nelle forme pigmentarie nel lungo periodo.