IPERMETROPIA

Cosa è l’Ipermetropia

L’ipermetropia è il difetto refrattivo in cui l’occhio è più corto della norma e quindi le immagini andrebbero a fuoco dietro la retina. L’ipermetrope vede male sia per lontano che per vicino; il cristallino dell’ipermetrope giovane accomoda (cioè compensa) ipermetropie lievi e quindi il giovane non percepisce di vedere male. Quando la riserva accomodativa diminuisce il difetto si manifesta anche nell’ipermetrope lieve. Spesso l’ipermetropia si associa ad astigmatismo (astigmatismo ipermetropico composto).

Interventi

Nella maggior parte dei casi l’intervento consigliabile per la correzione dell’ipermetropia è un trattamento laser; la tecnica oggi più affidabile e con la maggiore stabilità di risultato nel tempo è la femtoLASIK: il primo laser, il femto, taglia sagittalmente la cornea, la lamella corneale viene sollevata dal Chirurgo, il secondo, l’eccimero, esegue all’interno della cornea il trattamento refrattivo con i parametri richiesti da ogni singolo occhio. 

Si può utilizzare per la correzione dell’ipermetropia con bassi valori diottrici anche la PRK, la tecnica più antica e la più utilizzata per i trattamenti laser refrattivi; la recentissima SMILE non è utilizzabile per la correzione dell’ipermetropia. La PRK viene effettuata dalla sola macchina laser e perciò non impiega ferri chirurgici e dà dolore nel postoperatorio. Più invasive le tecniche femtoLASIK e SMILE.

La femtoLASIK, particolarmente indicata nell’ipermetropia non dà dolore nel postoperatorio Abitualmente i trattamenti laser refrattivi vengono eseguiti bilateralmente nella stessa seduta.

Post-Intervento laser refrattivo

Dopo il trattamento PRK (a volte anche dopo la femtoLASIK) vengono applicate sulla cornea lenti a contatto speciali che devono essere tenute giorno e notte senza toccarle e che verranno tolte alcuni giorni dopo.

La femtoLASIK non dà dolore nel post-operatorio.

Nel decorso post-trattamento è importante instillare i colliri ed assumere blandi antidolorifici che hanno anche un effetto antinfiammatorio per la superficie corneale. I 2-3 giorni successivi il trattamento, fino alla rimozione delle lenti protettive o alla prima visita di controllo, è consigliabile trascorrerli in casa.

In caso di PRK i disturbi dopo il trattamento hanno una durata variabile, da 24 a 48 ore e possono insorgere, a seconda dei casi, nelle prime ore, ma anche il giorno seguente il trattamento. Si tratta di bruciore, forte lacrimazione, impossibilità ad aprire gli occhi, gonfiore, senso di corpo estraneo, talvolta una linea di febbre, che hanno un’entità variabile a seconda della sensibilità individuale, per cui si passa da situazioni in cui non vi sono disturbi ad altre in cui viene percepito un forte dolore.

Tolte le lenti a contatto o dopo la prima visita di controllo si possono ricominciare le normali attività quotidiane, con qualche pausa di alcuni minuti per qualche giorno; servono a riequilibrare il film lacrimale sulla superficie dell’occhio. Potrete comunque riprendere l’attività di lettura, il lavoro al videoterminale, l’attività sportiva individuale con impegno fisico moderato (fascia sulla fronte per il sudore), il contatto con l’acqua (la doccia con occhialini da nuoto – la piscina dopo un mese), cercando di evitare urti e sfregamenti.

Per chi vuole saperne di più sugli interventi laser refrattivi

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